Il mese di ottobre è cominciato al rialzo. Arera, come di consuetudine ha aggiornato le tariffe energetiche, constatando un nuovo rincaro in bolletta: luce +29,8% e gas +14,4%. Le tariffe sono esplose in tutto il mondo come conseguenza principale dell’incremento delle materie prime. Con l’intervento del Governo, che ha stanziato oltre 3 miliardi di euro, Arera ha potuto ridimensionare gli aumenti, limitando i danni e ovviando a rincari intollerabili di oltre il 45% per la luce e più del 30% per il gas. In riferimento ai rincari eccessivi in bolletta ecco i provvedimenti attuali e le richieste future d’intervento.
Il Governo è intervenuto attraverso il decreto taglia bollette, contenente tutti i provvedimenti volti ad alleggerire le bollette di famiglie e imprese:
- Sono stati stanziati 2,5 miliardi per annullare gli oneri di sistema, che influiscono per il 10% sugli aumenti, in modo da agevolare le imprese con potenza disponibile fino a 16,5 kW.
- Sono stati destinati 500 milioni per rafforzare i bonus sociali (elettrico e gas) di cui potranno usufruire le famiglie in maggiore difficoltà, circa 3 milioni.
- L’Iva sul gas ha subito una riduzione al 5%, rispetto al precedente 10% o 22%.
Le soluzioni messe in atto dal Governo hanno avuto un impatto positivo per 29 milioni di famiglie e 6 milioni di imprese.
Previsioni sulle nuove bollette
Per quanto riguarda le imprese, a seconda della potenza e del consumo energetico, vedranno sbalzare i prezzi: per esempio un negozio con un consumo di 15 mila kW all’anno noterà un aumento di oltre 1000 euro sulla bolletta, una struttura che consuma 30 mila kW annui vedrà un aumento di circa 2000 euro, per un’azienda che consuma mediamente 70 mila kW ci sarà un incremento di oltre 4000 euro in più all’anno, esclusivamente per l’elettricità.
Questi dati sottolineano l’esigenza di agire su più fronti. Le misure del Governo non sono sufficienti, Arera chiede soluzioni migliori e più precise, in modo da evitare sbalzi tariffari troppo elevati che famiglie e imprese non riescono più a sostenere.
Come ridimensionare i costi
I provvedimenti attuati dal Governo hanno mitigato gli effetti dei rincari, ma l’aumento dei prezzi rischia di essere particolarmente gravoso soprattutto per le imprese. È necessario intervenire tagliando accise, iva e addizionali regionali che incidono su energia elettrica e gas, sostenendo consorzi e gruppi di acquisto.
Investire sull’energia pulita e le infrastrutture dedicate, promuovendo lo sviluppo di fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, rappresenta una scelta sostenibile e conveniente. Se si considera che l’aumento del prezzo di luce e gas dipende anche dall’aumento del costo delle materie prime, incrementando la quota di energia derivante da fonti alternative sarà possibile risparmiare abbondantemente tutelando anche l’ambiente.
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